La foto rivela un’intuizione improvvisa, quel che è arrivato alla ragione ed al sentimento del fotografo, l’attimo prima di premere il pulsante, dai piloti e da ciò che stava attorno a loro.
Luigi, sulla LanciaMarino F1 costruita dal padre, ha interpretato lo spirito rievocativo con il casco d’epoca, la barba bianca e l’espressione concentrata, alla guida della monoposto rossa che accelera, ruggisce e sbanda.
Ha la coppia bassa, quell’auto, mentre il pilota sembrava volare alto, come un aviatore.
Xavier, su Amilcar Compressor, ha interpretato quello spirito in modo diverso: donando alla figlia un abbraccio lungo quanto i suoi due turni.
La passione si trasmette a pochi, ma contagia tutti.
Nicola ha compreso che la Rievocazione sarebbe nata sotto i migliori auspici, perciò l’ha nobilitata con due dei suoi gioielli Maserati: la 6CM e la 200 S.
Tuoni, fulmini e saette!
Tutto ad un tratto, ai box, sono apparse Inha ed Eleonora, sorprendendo i fotografi appostati in circuito, ma non Enrico, abituato a viaggiare in Rolls-Royce..
Nella categoria Sport e Barchette, dalle linee morbide e dal carattere deciso, il testimone del mattatore è andato Andrea, su Lancia Zagato.
A tratti è parso persino animato dal (vano) proposito di convincere la safety-car dei Carabinieri ad accelerare.
Quella Safety, come la Barchetta che chiudeva le batterie, non si è limitata a svolgere un servizio, ma ha contribuito a creare l’eggregora che ci ha coinvolti.
Nel dopoguerra era tornata la voglia di vivere, perciò venivano elaborate anche le auto di minor cilindrata; quelle presenti ad Ospedaletti sono state molto apprezzate dai più piccoli, cui hanno ricordato quella dell’intramontabile Topolino.
Del resto la ricostruzione cominciò proprio con la Topolino; poi qualcosa andò storto e l’ingegno italico venne messo a frutto altrove.
I proprietari di queste derivate non hanno perduto la simpatia; Fabrizio, ad esempio, ha conservato la scritta “Micia” che il precedente pilota aveva impresso sulla sua Stanguellini, dedicata alla moglie.
Molti scatti hanno ritratto i 7 diversi modelli Bugatti; alcuni, giustamente, sottolineano che il loro colore tipico ha una gradazione tra cielo e mare.
In ultima analisi restano le emozioni che potremo ripercorrere, nei due anni che ci separano dalla prossima edizione, osservando migliaia di foto.
Dimenticavo, i fotografi accreditati, cui è possibile rivolgersi per ritrovare l’emozione perduta, sono:
- De Bon Pier Giorgio (piergiorgiodebon@gmail.com)
- Attanasio Davide (page.davide67@gmail.com)
- Schenardi Adolfo (eleadi46@alice.it)
- Bracco Davide (davidebracco@tim.it)
- Nicolino Enzo (enzo.nicolino@gmail.com)
- Nicolino Edoardo (edoardonicolino@gmail.com)
- De Stefanis Pierluigi (destefanis.pierluigi@gmail.com)
- Rettagliati Nicolas (nyky.rettagliati@yahoo.it)
- Circolo fotografico San Giorgio di Albenga (lorenzo.ciumi@gmail.com)
- Rossano Fabio (fotoros71@yahoo.it)
- Bonomo Andrea (bonomi@uno.it)
- Vieri Luca (posta@lucavierifotografo.it)
Marco Mazzola